BUONE PRATICHE: INIZIO DELLA RACCOLTA
Sulla base del lavoro di tutti i partner di progetto e delle informazioni reperite, il progetto HOPE svilupperà un database di buone pratiche in relazione alla cura degli anziani durante le ondate di calore. Il database sarà sviluppato online e sarà reso accessibile a tutto il mondo. ISRAA assumerà il ruolo di coordinatore nello sviluppo del database. I risultati del progetto verranno implementati nell’erogazione dei servizi di cura degli stessi partner e saranno messi a disposizione per diffonderne la replicazione e l’adattamento presso altre autorità interessate. SCMA, il partner portoghese, coordinerà l’elaborazione di linee guida per l’ecosistema degli anziani sul tema della gestione del calore. Nel concreto, le linee guida saranno dei suggerimenti su come gestire la cura degli anziani prima, durante e dopo le ondate di calore. Insieme ai partner associati di Rotterdam, Genero (rete delle organizzazioni di anziani); Sol Network (istituto di assistenza sociale e fornitore di servizi assistenziali); Laurens(organizzazioni per la cura degli anziani), Treviso (Provincia di Treviso; Comune di Treviso, ULSS 2 Marca Trevigiana) e Portogallo Amadora (Comune di Amadora; Lusofona University) e i comitati consultivi locali, raccoglieremo le migliori pratiche e ricerche su ciò che è al momento attivo a livello gestionale per quanto riguarda le ondate di calore, su quello che manca e su quello che funziona bene.
Cosa significa "buona pratica"
Una buona pratica non è solo una pratica che è buona, ma una pratica che ha dimostrato di funzionare bene e produrre buoni risultati, ed è quindi raccomandata come modello. Si tratta di un'esperienza di successo, che è stata testata e convalidata, in senso lato, che è stata ripetuta e merita di essere condivisa in modo che un maggior numero di persone possa adottarla. Le "buone pratiche" possono essere definite in più modi. Tuttavia, un filo comune alla maggior parte delle definizioni implica strategie, approcci e/o attività che attraverso la ricerca e la valutazione hanno dimostrato di essere efficaci, efficienti, sostenibili e/o trasferibili e di portare in modo affidabile al risultato desiderato. (Commissione europea)
I criteri:
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Efficace e di successo;
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Sostenibilità ambientale, economica e sociale;
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Sensibili al genere;
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Tecnicamente fattibile;
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Intrinsecamente partecipativo;
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Replicabile e adattabile;
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Ridurre i rischi di catastrofi/crisi, se del caso.
Avete una buona pratica riguardante le ondate di calore e volete condividerla? Non esitate a contattare ISRAA o Elena Curtopassi all’indirizzo e-mail elena.curtopassi@regione.veneto.it
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