Di Oscar Zanutto, Marta Mattarucco, Davide Tuis
Questi giorni ci vedono affrontare una sfida globale, ma in particolare europea, quale è la crisi energetica, che sta avendo un enorme impatto sull’accessibilità energetica dei più fragili. Come risaputo, la maggior parte dell’energia elettrica prodotta deriva in media da fonti fossili. Questo ci fa capire come l’accesso a luoghi freschi durante l’estate sia cruciale per offrire opportunità educative e di sensibilizzazione tali da influenzare il cambiamento del comportamento degli anziani più esposti alle ondate di calore. A tal proposito, l’incontro tra tutti i partner di progetto tenutosi a Treviso a settembre ha evidenziato il potenziale inerente alla replicazione di alcune pratiche già sperimentate nel contesto scolastico o nella gestione degli edifici pubblici, laddove, per esempio, la rinegoziazione con i fornitori di energia ha generato notevoli benefici sociali. A questo punto, riteniamo utile orientare le attività del progetto non solo verso lo sviluppo dei contenuti pianificati, ma soprattutto verso l’aggiornamento delle conoscenze e delle opportunità a beneficio dei cittadini più fragili.
Il secondo incontro internazionale del progetto HOPE ha avuto luogo il 19 e 20 settembre a Treviso. I partner sono stati ospitati dall’Istituto per Servizi di Ricovero e Assistenza agli Anziani (ISRAA), nonché da Oscar Zanutto, coordinatore dell’ufficio di europrogettazione di ISRAA, che ha dato inizio all’incontro presso la sala conferenze in Casa Albergo Salce.
Il Sindaco di Treviso Mario Conte ha portato i saluti della città insieme al Presidente dell'ISRAA Mauro Michielon, che ha sottolineato la rilevanza di questo progetto, vista anche l'ondata di calore che quest'anno ha colpito l'Italia. Per la sola città di Treviso, l'estate 2022 è stata l'estate più calda di sempre con un boom di ingressi nei pronto soccorsi.
Come sappiamo, il cambiamento climatico ha causato un aumento della frequenza e della gravità delle ondate di calore. Nell'estate del 2022, gli ingressi al pronto soccorso per malattie legate al clima elevato sono aumentati del 25%. Le buone pratiche identificate possono essere applicate sia ai circa 810 residenti delle 4 strutture di ISRAA che alle 1.000 persone curate presso il loro domicilio. Per raggiungere questo obiettivo, nei prossimi mesi, i partner del progetto responsabili del gruppo di ricerca condurranno un'ampia ricerca in letteratura raccogliendo le buone pratiche, facendo delle revisioni e preparando sessioni di focus group e interviste a Rotterdam, Treviso e Amadora con gli anziani di età superiore ai 65 anni che vivono da soli e in modo indipendente o in condizioni di fragilità. I caregiver informali, i responsabili operativi, le parti interessate dei comuni, i consulenti politici nel settore dell’invecchiamento e il terzo settore (ONG, organizzazioni sociali e per il welfare) saranno coinvolti nelle attività di ricerca e nei focus group.
Finanziato dall'Unione Europea
Comments