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Diamo voce alla ricerca: interventi efficenti per prevenire le ondate di calore

Aggiornamento: 10 ott 2023

A cura del Prof. Henk Rosendal



Il nostro progetto HOPE mira a raggiungere diversi obiettivi. Uno di questi è lo sviluppo di un valido strumento di e-learning, per supportare gli studenti e i caregiver ad agire in modo appropriato in periodi di caldo estremo. Un altro obiettivo è quello di sviluppare una banca dati contenente buone pratiche. Entrambi gli obiettivi richiedono una solida documentazione. Pertanto, verrà effettuata una ricerca scientifica, che sarà completata da una ricerca nella cosiddetta letteratura ‘grigia’. Per letteratura ‘grigia’s’intendono le pubblicazioni informali o non commerciali, nonché inedite. Può assumerevarie forme, tra cui rapporti governativi, statistiche, brevetti, documenti di conferenze e anche risorse non scritte come poster e infografiche. La letteratura grigia non viene sottoposta a una revisione scientifica, ma può comunque rappresentare una fonte informativa affidabile. Un'altra importante fontesarà costituita dagli anziani stessi, che vivono sulla loro pelle le ondate di calore. Di seguito, si presentano i primi risultati preliminari, che sembrano già di per sé promettenti. METODI


La nostra domanda di ricerca principale è stata ‘quali interventi individuali e comunitari si sono dimostrati efficaci in relazione alla prevenzione di eventuali complicanze per gli anziani derivanti dalle ondate di calore?’ Per rispondere a questa domanda, abbiamo filtrato i risultati nei database scientifici usando una combinazione di tre parole chiave: ‘ondate di calore’, ‘interventi’ e ‘anziani’. La ricerca è stata effettuata in inglese. Al contempo, le stesse parole chiave, questa volta non combinate e tradotte in olandese, sono state usate per cercare letteratura grigia rilevante. Rispetto agli anziani, abbiamo organizzato un primo focus group con i cittadini di Rotterdam di età pari o superiore ai 70 anni. RISULTATI PRELIMINARI

1. Nelle banche dati scientifiche, sono stati rilevati nove recenti pubblicazioni utili ai fini del progetto. Da queste, abbiamo appreso che:

  • L’esposizione al calore è associata con livelli di rischio cardiovascolare e mortalità respiratoria più elevati

  • Le persone in salute sono maggiormente in grado di adottare misure di adattamento.

Bere più acqua, cambiare orario di lavoro, indossare indumenti appropriati e ridurre il consumo di bibite gassate sono considerate misure efficaci;

  • Gli effetti positivi dell'utilizzo di ventilatori elettrici, tuttavia, non sono stati dimostrati.

Inoltre, abbiamo notato che;

  • La maggior parte degli studi riguarda la temperatura esterna, mentre le persone tendono spesso a rimanere al chiuso, dove le temperature sono più alte;

  • Alcune persone anziane soffrono durante le ondate di calore, mentre altri pensano che sia stato piuttosto piacevole;

2. Nella letteratura non scientifica olandese sono state individuate molte misure a diversi livelli. Alcuni di questi:


Livello micro: bere acqua extra, muoversi poco, trovare posti freschi, abbigliamento appropriato, docce tiepide e ventilatori elettrici. Livello meso: interruttori a rulli, ventilazione (giorno/notte), tetti isolanti e spegnimento degli apparecchi per la produzione di calore. Livello macro: un piano di allarme termico, l’asfalto, la copertura dei tetti con piante, l’introduzione di più fonti acqua nelle città con anche più piante e alberi.

3. Il focus group era composto da 8 anziani, che erano così gentili da scambiare le loro esperienze rispetto ai recenti episodi di caldo torrido. Sembrava che tutti avessero le proprie personali strategie di adattamento, a seconda della loro situazione fisica e abitativa. In un contesto di vivace conversazione sono stati scambiati diversi suggerimenti e trucchi, come ad esempio:

  • Cambiare il ritmo quotidiano, svolgendo meno attività nel pomeriggio

  • Abbigliamento composto da materiali naturali (lana, cotone, lino): "ciò che aiuta contro il freddo, aiuta anche contro il calore"

  • Bottiglie d'acqua nel frigorifero vengono messe nei loro letti prima di andare a dormire

  • Raffreddamento delle loro case sulla base della temperatura interna ed esterna: Più fresco fuori? Porte/finestre aperte. Più freddo dentro? Chiusura di porte/finestre

COSA C'È DOPO?

Anche se questi risultati sembrano promettenti, non si può escludere che l'uso di parole chiave alternative possa portare a pubblicazioni più utilizzabili. Sarà così che amplieremo la nostra ricerca scientifica nei prossimi mesi. Per quanto riguarda la letteratura non scientifica: tutti i partner di progetto eseguiranno ricerche simili nella propria lingua. Lo stesso vale per i focus group che saranno organizzati in tutti i paesi partner.




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